Chieri nel basso medioevo fu un comune prospero dotato di un territorio compreso tra Asti, Moncalieri e Torino, controllato attraverso una serie di castelli e una trama di alleanze politiche precocemente integrate nello stato Savoia-Acaia (1347).
Il patrimonio di arte medievale ha pertanto subito una profonda rivisitazione quattrocentesca che ha inglobato e in buona parte sostituito le testimonianze precedenti: così vale per le torri residue e i palazzi più antichi. Il duomo di Santa Maria mantiene solo più la cripta romanica.
Tra le testimonianze residue, spesso concentrate verso la fine del Trecento, è la chiesa di San Domenico con i capitelli lapidei dell’interno e le palmette fittili della facciata. Un genere che ha conservato tracce più antiche è quello delle miniature di destinazione conventuale (Graduale di San Domenico, del 1360-1370).