Alla fine del XV secolo Chieri contava circa 10.000 abitanti contro i 4.000 di Torino; con i proventi delle molteplici attività economiche viene finanziata la costruzione della città nuova che si tinge del colore rosso e bruno della terracotta, con decori stampati a palmette geometriche e fogliami naturalistici.
Nel Quattrocento, il secolo di maggiore sviluppo economico, furono edificati nel centro cittadino lussuosi palazzi che andavano a ricostruire le case o a inglobare le torri dei secoli precedenti. Alcuni di questi palazzi sussistono ancora oggi.
Le più facoltose famiglie locali (Balbo, Tabussi, Buschetti, Tana, Broglia, Villa, Gallieri e molte altre) finanziarono la costruzione o ricostruzione secondo lo stile gotico-lombardo delle chiese di Santa Maria della Scala (duomo), San Domenico, San Francesco, cui si aggiunse alla fine del secolo il nuovo convento di Sant’Agostino aperto alle novità rinascimentali.