Titolare della signoria di Chieri assieme al conte Guido di Biandrate, il vescovo nel 1168 concesse agli uomini di Chieri di riunirsi in assemblea e di dotarsi di consoli: istituzioni politiche che attestano la nascita del Comune.
A partire dal 1184, a seguito di persistenti rivalità interne, un podestà forestiero sostituì i consoli nel compito di dare esecuzione alle delibere del Consiglio (si riuniva in piazza Mercadillo, odierna piazza Mazzini) e di amministrare la giustizia (sotto i portici del duomo).
Nel corso del Duecento, acquisita la piena autonomia comunale, la città accrebbe la sua estensione urbana, sottopose alla propria amministrazione villaggi e castelli dei dintorni con i rispettivi signori e fondò due villenove: Villastellone e Pecetto.
Ventiquattro località, tutte obbligate a fornire uomini per l’esercito, costituirono il distretto di Chieri.