Nel 1957 Rover ed Esploratori della sezione chierese del “Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani” rinvennero cocci e frammenti di mattoni di età romana in un campo in strada Fontaneto (Regione Maddalene).
Da questi primi ritrovamenti presero il via le ricerche archeologiche a Chieri e nel Chierese, poi estese a numerosi siti (Valle Miglioretti, Ponte del Nuovo, Regione Tetti Fasano, Battistero) che portarono alla luce anche i resti dell’acquedotto che alimentava Carreum.
Negli ultimi decenni gli scavi curati dalla competente Soprintendenza (ad es. Palazzo Bruni, Casa Maggio, via San Raffaele) hanno ulteriormente chiarito la struttura romana di Carreum Potentia e delle successive fasi insediative.