Nell’800 l’aristocrazia è in declino e vende i propri beni alla borghesia imprenditoriale.
La presenza di numerosi operai nelle fabbriche locali favorisce la nascita delle società di mutuo soccorso.
Nel 1861 nasce il Regno d’Italia. La città ospita la scuola tecnica e il liceo-ginnasio. Le principali famiglie di industriali sono i Ramella, i Tabasso, i Fasano e i Gallina.
Molti operai frequentano la scuola della Società di previdenza e istruzione; nel 1888 viene fondato il settimanale “L’Arco”. La città ha uno sviluppo commerciale notevole, ospita botteghe, taverne e fiorenti mercati.
Si svolgono lavori di restauro al Duomo e alle chiese di San Domenico e San Giorgio. Si insediano i Salesiani di Don Bosco, i Preti della Missione e le suore Benedettine.
Dal 1820 al 1949 la città è sede del seminario. Nel 1848 il ghetto ebraico viene abolito. Gli eruditi Cibrario, Montù, Bosio raccontano la storia di Chieri.