Architetti del ‘700
La città di Chieri nell’Ottocento

L’occupazione napoleonica del Piemonte porta molti mutamenti amministrativi e la soppressione dei conventi, acquisiti e venduti dal governo. Diventano ospedali e caserme e alcune chiese sono demolite (Sant’Agostino, San Francesco e Sant’Andrea). Nel monastero di Santa Clara si impianta la tessitura Levi.

Con la Restaurazione, continua lo sviluppo industriale e la città si modernizza grazie al Regolamento d’Ornato (1838). Con la demolizione delle porte urbiche, si apre l’espansione dell’abitato: nascono i viali attorno alle mura e si progetta l’ingrandimento verso sud.

Nel 1874 si traccia la linea ferrata per Trofarello. Nascono il cimitero attuale e il pubblico macello, si impianta il gazometro per l’illuminazione.

Al teatro Capella (attuale cinema Splendor), si affiancano i politeama Garibaldi e Margherita. Gli edifici industriali sono ancora modesti, ma le attività produttive attirano moltissimi abitanti delle campagne.

Architetti del ‘700
La città di Chieri nell’Ottocento